Il Comune di Pesaro dedica a Carlo Pagnini, icona della cultura dialettale pesarese, la sua prima mostra personale dal titolo J scaraboch’ che inaugura al pubblico sabato 6 novembre alle 18 nell’importante cornice di Palazzo Mosca – Musei Civici e sarà visitabile fino all’8 dicembre.
Organizzata dall’Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo, l’omaggio espositivo, a cura di Ricardo Aleodor Venturi, intende raccontare una lunga storia e le radici del nostro territorio attraverso la figura di un uomo straordinario che, dando voce ed espressione a un’intera città, come una lente ha avvicinato tutti i concittadini in uno sguardo comune.
Una storia quasi secolare – contando oggi i 93 anni di Pagnini – da ripercorrere attraverso le poesie che hanno ridato dignità alla lingua dialettale, quelle di autori illustri a partire da Odoardo Giansanti, detto Pasqualón, portate alla ribalta con magistrali interpretazioni, e quelle da lui stesso composte, ma non solo, c’è tutto il suo mondo fatto anche di schizzi e disegni, oltre a costumi, documenti video, fotografie, libri e c’è pure il bastone originale di Pasqualón.
Il cuore pulsante della mostra e il vero spunto da cui nasce l’omaggio all’artista sono in particolare i disegni, riuniti nella cartella J scaraboch’, realizzati tra il 1969 e il 1971, poi ripresi in tempi odierni ed elaborati al computer.
Una mostra transgenerazionale per l’esempio di creatività e genialità che rappresenta, non a caso curata da un giovane artista, qui agli esordi come curatore, che spiega: “fare una presentazione di Carlo Pagnini penso sia complesso e mai fino in fondo esauriente. Difficile capire da dove partire, infatti la sua carriera oltre ad essere ricca di materiale e lunga è decisamente poliedrica. Lo definirei un cantastorie senza tempo e senza pensione. E nel suo inesauribile spirito e nella bontà d’animo viene racchiusa una passione che nasce da una ricerca costante della vita senza altro interesse che una limpida curiosità”.
L’essenza di Carlo Pagnini, in cui tragico e comico si mischiano senza però perdere il loro distinto pathos, si nasconde in una personalissima attitudine ad osservare il mondo con trasparente umiltà, che gli ha permesso di affrontare ogni disciplina con fare leggero, sfiorando tutto con dolcezza e nel medesimo tempo scavando dentro ogni argomento così da lasciare il solco in chi ascolta e osserva.
“Non sono un attore, non sono un poeta, non sono uno scrittore né uno scultore o un disegnatore. Non sono sufficientemente informato, non sono colto, non ho potuto studiare […] però a mio modo ho fatto tutto questo.”
“Entro in queste nuvole. Non lo so che mondo è. I famosi mondi che non ci sono, non esistono. Eh! Io vado.” C. Pagnini
L’artista Ricardo Aleodor Venturi, curatore della mostra, è nato a Pesaro nel 1994 e ha già al suo attivo importanti concorsi, residenze, mostre collettive nazionali e internazionali, oltre riconoscimenti, come il recente Premio Assoluto DeSidera 2021 – Festival d’arte contemporanea a Trieste. Lo abbiamo avuto ospite in primavera a Casa Rossini in occasione de ‘Il Visitatore’, ultimo progetto che ha coinvolto anche Casa Sponge, Tivarnella Art Consulting e il Museo Capitolare di Atri; una diversa modalità di viaggiare attraverso l’arte, sperimentato durante la pandemia.
A disposizione al bookshop la cartella J scaraboch’ di Carlo Pagnini che il Comune di Pesaro ha avuto la cura di stampare in edizione limitata di 93 copie, una per ogni anno dell’artista.
Inaugurazione sabato 6 novembre > h 18
6 novembre – 8 dicembre 2021
Palazzo Mosca – Musei Civici
Orari da martedì a giovedì h 10 – 13 da venerdì a domenica e festivi h 10 – 13 / 15.30 – 18.30
Ingresso libero
Info T 0721 387541 pesaro@sistemamuseo.it