Lunedì 6 gennaio 2020 alle 16, a Palazzo Mosca, Pesaro Città Creativa Unesco della Musica inaugura un progetto del tutto innovativo: si tratta della Sonosfera®, uno spazio progettato per la fruizione immersiva di contenuti tridimensionali sonori e audio-visivi. Per l’occasione, sarà presente David Sassoli presidente del Parlamento europeo.
Collocata all’interno di Palazzo Mosca – Musei Civici, la Sonosfera fa parte del patrimonio del Museo Nazionale Rossini. Il pubblico è seduto in una doppia cavea simile ad un anfiteatro ma trasparente al suono. Il geode è costruito per essere acusticamente perfetto, isolato dall’esterno e completamente fono-assorbente all’interno. Il suono proviene da 45 altoparlanti posizionati sulla superficie semi-sferica intorno al pubblico e sotto la cavea che si combinano creando al centro un campo sonoro sferico molto prossimo alla realtà. Gli spettrogrammi del suono e i contenuti audiovisivi sono proiettati in una corona video a 360° ad altissima definizione.
L’esperienza è vera e propria immersione in un panorama sonoro e visivo che conduce all’interno del suono con un’esplorazione sensoriale dello spazio molto potente.
Come Teatro Eco-acustico trasportabile per il progetto ‘Fragments of Extinction – Il Patrimonio Sonoro degli Ecosistemi’, nel 2014 la Sonosfera ha ottenuto il brevetto internazionale ad opera del professor David Monacchi, docente del Conservatorio Rossini, ed è perciò un dispositivo unico al mondo per caratteristiche tecnologiche e funzionali.
I contenuti da ascoltare all’interno della Sonosfera potranno essere molteplici, legati alle sinfonie degli ecosistemi naturali con la loro biodiversità in estinzione, ma anche ad un’esplorazione inedita dell’opera di Gioachino Rossini come pure ad altri programmi musicali ed extramusicali. A proposito del compositore, sono previste applicazioni per raccontare la musica come non la si è mai ascoltata attraverso il suono tridimensionale, proprio a partire dall’opera del genio di Pesaro.
Il pluripremiato progetto “Fragments of Extinction” – che studia e propone al grande pubblico i paesaggi sonori delle foreste primarie equatoriali registrati durante spedizioni in tutto il mondo – sarà il primo contenuto culturale pronto per poter essere circuitato su scala internazionale. Visti gli attuali drastici mutamenti del clima e degli habitat naturali a livello globale, è ora di fondamentale importanza portare all’attenzione la ‘sesta estinzione di massa’. L’esperienza diretta e in tempo reale del suono degli ecosistemi intatti che si vivrà all’interno della Sonosfera, costituisce uno strumento di consapevolezza verso il cambio di paradigma e la transizione ecologica, ormai richiesti inderogabilmente alla nostra civiltà.
Grazie alla coinvolgente esperienza sensoriale proposta, la Sonosfera rappresenta uno straordinario strumento di divulgazione sia scientifica che per un pubblico più ampio, arrivando a coprire una serie di domini legati alla ricerca nelle scienze e nell’arte, all’educazione ecologica ed estetica. Sono allo studio anche applicazioni in ambito terapeutico legate alla specificità di uno strumento immersivo così avanzato e per questo capace di sollecitare stati di rilassamento profondo o di interagire con disturbi dello spettro autistico o disturbi sensoriali più in genere.
La Sonosfera sarà fruibile 6 mesi l’anno come strumento multifunzionale semistabile a Palazzo Mosca; per il resto potrà viaggiare nel mondo portando i contenuti prodotti a Pesaro Città Creativa Unesco della Musica in musei e istituzioni culturali europee e internazionali.
La Sonosfera è un progetto di David Monacchi. La versione che viene presentata il 6 gennaio 2020 è stata finanziata nell’ambito del Progetto ITI Pesaro Fano e si è sviluppata grazie al contributo del Museo Nazionale Rossini e del Comune di Pesaro.
La costruzione della Sonosfera è stata possibile grazie ad un team di venti persone tra ingegneri, disegnatori, scenotecnici e aziende costruttrici diretti da Flavio Antoccia/Sonus Audio Services. I contenuti inaugurali sono stati realizzati con tecnologie non standard e software sviluppati per il progetto da un team specifico tra cui ex-studenti del corso di Musica Elettronica del Conservatorio Statale di Musica G. Rossini, diretti da David Monacchi ed Eugenio Giordani.
Foto Alex D’emilia