GIANNANDREA LAZZARINI

TRINITÀ CON LA MADONNA

REALIZZATA PER L’ALTARE PRINCIPALE DELLA CHIESA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ DELL’OSPEDALE, L’OPERA PRESENTA UN’IMPAGINAZIONE SOLENNE, IN CUI LE FIGURE DI MARIA, DI CRISTO E DELL’ETERNO SI DISPONGONO SECONDO UN RITMO ASCENDENTE.

La madonna, sospesa tra le nuvole, intercede per l’umanità affinché il sacrificio di Cristo cancelli il peccato di Adamo ed Eva, rappresentati nell’angolo inferiore sinistro, dentro un brano paesaggistico che rievoca Domenichino. Il corpo abbandonato di Cristo, illuminato dalla luce dello Spirito Santo e sorretto da alcuni angeli, viene trasportato verso l’abbraccio paterno. L’opera, pensata per fedeli sofferenti, presenta un’elaborata impostazione devozionale in cui, oltre alla Trinità, trovano spazio il tema iconografico della deposizione e quello della cacciata dei progenitori. L’abate Giannandrea Lazzarini è uno dei più interessanti esponenti della cultura pesarese nel Settecento: pittore, architetto, teorico dell’arte, critico, poeta e teologo, incarna in maniera esemplare la figura dell’erudito settecentesco. Fu amico e collaboratore degli studiosi pesaresi Giovan Battista Passeri e Annibale degli Abbati Olivieri, e con essi esponente del classicismo accademico che caratterizza la produzione culturale del periodo. Nato a Pesaro nel 1710, Lazzarini riceve una prima formazione pittorica presso modesti artisti locali. Dopo l’ordinazione sacerdotale, lascia la città natale per raggiungere la più vivace realtà romana, dove studia l’antico e la pittura di tutti i tempi. Di rientro a Pesaro, inizia un periodo di intensa attività, della quale è testimonianza la tela Trinità con la Madonna del 1759.

ENG. TRINITY WITH MADONNA

This painting, created for the church of Santissima Trinità dell’Ospedale, has a solemn composition, in which Mary, Jesus and the Eternal are represented in ascending order. The Virgin, floating amidst the clouds, intercedes for all men so that the sacrifice of Christ can wash away the sin of Adam and Eve, depicted in the bottom left corner, in a landscape reminiscent of Domenichino’s style. The lifeless body of Christ, lit by the light of the Holy Spirit and supported by angels, is taken towards the Father. The work, conceived for the suffering faithful, has a complex iconographic framework, representing the Trinity, the subject of the deposition and that of the expulsion from the garden of Eden. Abbot Giannandrea Lazzarini played a key role in promoting a new cultural outlook in Pesaro in the early 18th century. He was a painter, an architect, an art critic, a poet and a theologian, a true 17th- century polymath. His friends and collaborators Giovan Battista Passeri and Annibale degli Abbati Oliveri were also important scholars from Pesaro and representatives of the academic classicism that characterised the cultural scene at that time. Lazzarini was born in Pesaro in 1710 and he was trained as a painter in a few minor local workshops. After being ordained priest, he moved to Rome, where he studied ancient culture and painting. Upon his return to Pesaro, he began to create many works, such as the painting on canvas the Trinity with Madonna, from 1759.