SPECCHIERA
NUMEROSE LE SPECCHIERE ACQUISTATE DALLA MARCHESA VITTORIA SUL MERCATO ANTIQUARIO DI VARIE CITTÀ ITALIANE PER ABBELLIRE LA PROPRIA DIMORA.
Ne è un esempio la monumentale specchiera barocca inquadrata da un’esuberante cornice in legno intagliato e dorato, arricchito da una varietà di motivi ornamentali: volute di foglie, conchiglie stilizzate, rametti di corallo e ghirlande di rose. Gli ampi e dilatati elementi esornativi, disposti secondo uno schema dinamico, fanno della specchiera un arredo vivace e scenografico, in linea con i dettami del gusto barocco presente a Venezia nei primi anni del Settecento. Non è un caso che lo specchio assuma una funzione decorativa di primaria importanza nell’arredo delle case (specie veneziane) proprio nel secolo dei lumi, quando la luce scalza le tenebre e, grazie agli specchi, viene riflessa e moltiplicata sulle pareti. A maestranze muranesi si deve la creazione dell’altra specchiera esposta in sala. Realizzata tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, é ricoperta da delicate foglie di olmo dalla forma ovale, asimmetriche e con sottili dentature laterali. Intorno alla superficie dello specchio è presente un’elegante decorazione in cui sono incisi tralci di vite con foglie e grappoli d’uva. Secondo un’antica tradizione, risalente ai tempi degli Etruschi, la vite veniva “maritata” all’olmo, che fungeva da tutore e sostegno dei filari. L’immagine della vite che sposa l’olmo diventa ben presto metafora del vincolo coniugale, ampiamente documentata già nella letteratura latina. La compresenza dei due elementi sulla specchiera potrebbe avvalorare l’ipotesi che il manufatto fosse un dono di nozze.
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Marquise Vittoria loved to decorate her house with mirrors which she purchased from antique dealers in different Italian cities.
A significant example is the monumental Baroque mirror surrounded by an exuberant framework made of carved, gilded wood, and embellished with a series of decorative elements: foliage, stylised shells, coral twigs, and wreaths of roses.
The rich ornament, arranged in a dynamic way, makes the mirror a graceful and curious piece of furniture, in line with the Baroque taste typical of Venice in the early 18th century.
Mirrors actually started becoming a popular item of furniture, especially in Venetian houses, in the period of the Enlightenment, when light chased darkness away and was reflected by mirrors on the walls.
Glass workers from Murano made this mirror between the late 18th and the early 19th centuries. It is covered with delicate, oval-shaped, asymmetric elm leaves, with denticulate edges.
The elegant decoration around the surface of the mirror is characterised by vines and grapes. According to an old Etruscan tradition, the vine was “married” to the elm, which provided support for its growth.
The “marriage” between the elm and the vine became a symbol of marriage itself in Roman literature. The presence of the two elements on the mirror suggests it might have been a wedding gift.