NICOLA DA URBINO
LUSTRATA DA MASTRO GIORGIO ANDREOLI
SAN GIUDA TADDEO
È CON LA PERSONALITÀ DI GIORGIO ANDREOLI DA GUBBIO CHE LA TECNICA DEL LUSTRO TROVA LA SUA MASSIMA ESPRESSIONE. NOTO PER L’USO DI UN INTENSO COLOR ROSSO RUBINO, CHE DIVENTA IL SUO “MARCHIO DI FABBRICA”, MASTRO GIORGIO APPLICA IL LUSTRO CON UN’ABILITÀ TECNICA TALE DA SANCIRE IL SUCCESSO INTERNAZIONALE DELLA CERAMICA EUGUBINA.
Le maioliche lustrate nella sua bottega sono caratterizzate da forme che si prestano a mettere in risalto lo scintillio del lustro. La coppa con San Giuda Taddeo è uno degli esiti più interessanti della produzione dell’artista eugubino; sul rovescio, al centro, reca la data 1525 e le iniziali “M°G°”. La decorazione è, invece, tradizionalmente attribuita a Nicola da Urbino per la straordinaria finezza disegnativa e la fisionomia dolce ed espressiva del santo. La figura di San Giuda “Taddeo”, cioè magnanimo, che tiene in mano l’alabarda, segno del suo martirio, è tratta da un’incisione di Marcantonio Raimondi. La coppa suggerisce pertanto una precoce collaborazione tra la bottega degli Andreoli e quella di Nicola, che avrebbe inviato alcune opere a Gubbio per farle lustrare. Altro esempio della produzione della bottega di Mastro Giorgio è il vassoio umbonato con San Girolamo penitente del 1522. Al centro, entro una cornice ornata a nodi, è dipinto un leone accovacciato, tradizionale attributo del santo. San Girolamo è rappresentato in ginocchio in adorazione del Crocifisso sullo sfondo di un paesaggio roccioso; tutt’intorno è presente un decoro a trofei d’armi e strumenti musicali.
ENG. SAINT JUDE THADDAEUS
Giorgio Andreoli, from Gubbio, was the greatest master of lustring.
Notable for his use of a very rich ruby colour, which became his “factory mark”, Mastro Giorgio’s consummate skill and his sense of colour made the production of ceramics in Gubbio internationally renowned.
The lustred maiolica wares from his workshop are characterised by forms which emphasize the iridescence of lustre.
The bowl depicting St Jude Thaddaeus is one of the most interesting examples of this artist’s body of work. On the back, in the centre, it indicates the year 1525 and the initials “M°G°”.
The decoration is traditionally attributed to Nicola da Urbino for its extraordinary quality and the lifelike depiction of the saint. The figure of St Judas “Thaddeus”, that is “the courageous”, holding a halberd, the symbol of his martyrdom, is derived from an engraving by Marcantonio Raimondi.
This bowl may be proof of an early collaboration between the Andreoli family and Nicola, who might have sent some works to Gubbio to have them lustred.
Another example of Mastro Giorgio’s body of work is the tray with decoration in relief, depicting Penitent St Jerome, from 1522. The centre of the scene is occupied by a lion, the symbol of the saint, surrounded by a knotty decoration. The saint is on his knees, adoring the Crucifix, the background is a rocky landscape. The decoration around it depicts weapons and musical instruments.