FEDERICO BAROCCI

RITRATTO DI FRANCESCO MARIA II DELLA ROVERE

IL VOLTO DI QUEST’UOMO DI MEZZA ETÀ, CON I GRANDI OCCHI NOCCIOLA TENDENTI AL VERDE, LA CALVIZIE INCIPIENTE, LA BARBA E I BAFFI NERI, PERSO IN UNO SGUARDO MALINCONICO E SFUGGENTE, PERMETTE DI RICONOSCERE IL RITRATTO DI FRANCESCO MARIA II DELLA ROVERE, ULTIMO DUCA DI URBINO.

La pastosità del colore e gli effetti vibranti della luce, che concorrono a descrivere una straordinaria umanità, rimandano alla magistrale sapienza artistica di Federico Barocci. Il disegno, a matita nera e pastelli colorati su carta azzurrina, si distingue per il delicato contrasto cromatico, che rinvia alla ritrattistica veneta, a cui spesso l’artista si ispira. I contorni del volto, così come la barba e i baffi, sono segnati da veloci e incisivi tratti di matita nera e rossa. Il bozzetto era probabilmente uno studio preparatorio per un ritratto di Francesco Maria II Della Rovere, il quale non fu soltanto protettore dell’artista urbinate, ma anche suo intimo amico. A seguito di un periodo di formazione e di attività a Roma, Federico Barocci operò per il resto della vita nella bottega di Urbino, ma fu ammirato e richiestissimo in tutta Europa. Prima di procedere alla realizzazione dei suoi dipinti, l’artista era solito eseguire numerosi schizzi e cartoni preparatori per lo studio dei particolari anatomici, delle posture, delle luci e dei colori. Questo accurato metodo di lavoro, indice di un perfezionismo instancabile, comportava lunghi tempi di produzione, ma consentiva al pittore di dar vita a capolavori  assoluti.

 ENG. PORTRAIT OF FRANCESCO MARIA II DELLA ROVERE

The facial features of this middleaged man, with a melancholic, elusive gaze, large hazel-green eyes, a receding hairline, a black beard and a moustache all suggest that this must be the portrait of the last duke of Urbino, Francesco Maria II Della Rovere.

The mellow colours and the vibrant effects of the light, which both convey a touching sense of humanity, are typical of Federico Barocci’s extraordinary draughtsmanship. The drawing, in black pencil and coloured pastel on light blue paper, is characterised by a delicate contrast in colours, which shows the influence of Venetian portraiture, from which the artist often drew inspiration. The outline of the face, as well as the beard and the moustache, are drawn by deft strokes of black and red pencil. The sketch was probably a preparatory study for a portrait of Francesco Maria II Della Rovere, who was not only the patron of the Urbinate artist, but also a close friend of his. After he was apprenticed and started working in Rome, Federico Barocci spent the rest of his career in his workshop in Urbino. However, he was much admired, and his works much sought-after, in all of Europe. Before starting to work on his paintings, the artist would draw a number of sketches and preparatory studies in order to analyse anatomical details, postures, light and colours. This painstaking working method, a sign of untiring perfectionism, was very time-consuming but it allowed the painter to produce true masterpieces.