RITRATTI DI BATTISTA E FEDERICO

LA RACCOLTA DI OPERE LAPIDEE, PROVENIENTI DA EDIFICI CITTADINI ED ESEGUITE NEL XV SECOLO DA MAESTRANZE VENETE, LOMBARDE E TOSCANE, TESTIMONIA LA VIVACITÀ CULTURALE DI PESARO AL TEMPO DEGLI SFORZA, SIGNORI DELLA CITTÀ NELLA SECONDA METÀ DEL QUATTROCENTO.

La collezione proviene, in parte, dal lascito di Annibale degli Abbati Olivieri, archeologo ed erudito di straordinario acume intellettuale, nato e vissuto a Pesaro nel XVIII secolo. Due bassorilievi immortalano i profili di Federico di Montefeltro, duca di Urbino, e della consorte Battista Sforza, figlia di Alessandro Sforza. Nitide forme geometriche risolvono i ritratti, impostati secondo i canoni della numismatica antica. Scolpito nel marmo, il fiero profilo di Federico da Montefeltro è attribuito alla mano di Francesco di Giorgio Martini, artista e architetto senese, che operò per il signore di Montefeltro, portando a compimento l’impresa del Palazzo Ducale di Urbino e progettando numerose fortificazioni del territorio. L’immagine, espressione delle doti morali e politiche del personaggio effigiato, è contraddistinta da una forte presenza nello spazio e da una grande maestria nella resa dei particolari. In pietra delle Cesane è invece il profilo di Battista Sforza, attribuito allo scultore Domenico Rosselli, formatosi a Firenze e attivo al servizio di Alessandro Sforza nel cantiere del Palazzo Ducale di Pesaro. L’identificazione fisionomica del personaggio è indubbia: il lungo naso, la fronte alta e bombata, gli occhi socchiusi sotto il peso delle palpebre pesanti corrispondono a quelli della duchessa di Urbino. L’acconciatura, con il velo modellato a coprire la fronte e la treccia dei capelli raccolti in alto, è più domestica di quella ornata di gioie del celebre dipinto di Piero della Francesca. 

ENG.PORTRAITS OF BATTISTA AND FEDERICO 

The collection of works in stone, coming from local buildings and created in the 15th century by Venetian, Lombard and Tuscan masters, shows the cultural liveliness of Pesaro under the Sforza, who were the lords of the city in the second half of the 15th century. Part of the collection comes from a bequest by Annibale degli Abbati Olivieri, an archaeologist and a scholar of remarkable intellectual stature, who was born and lived in Pesaro in the 18th century. Two bas-reliefs depict Federico di Montefeltro, the duke of Urbino, and his wife Battista Sforza, the daughter of Alessandro Sforza, lord of Pesaro. 

The figures are portrayed in clear geometric forms, in line with the canons of ancient numismatics. Sculpted in marble, Federico di Montefeltro’s aristocratic profile is attributed to Francesco di Giorgio Martini, a Siennese artist and architect who worked for the lord of Montefeltro, accomplishing the Palace of Urbino and designing several fortifications in the area. 

The image, aiming to represent Federico’s moral virtues and political skills, is very imposing and shows the artist’s consummate art in rendering the details. Battista Sforza’s profile is made of local stone, from Le Cesane, and is attributed to sculptor Domenico Rosselli, who had been apprenticed in Florence and had worked for Alessandro Sforza at the Ducal Palace of Pesaro. A long nose, a wide forehead, eyes almost closing under the weight of the eyelids: the character’s facial features identify her with the duchess e of Urbino. The hairdo, with a veil covering the forehead and a braid, is simpler than the one decorated with jewels from the famous painting by Piero della Francesca.