PROFILO FEMMINILE 

LA TECNICA DEL LUSTRO COMPARVE PER LA PRIMA VOLTA IN MESOPOTAMIA TRA IX E X D.C. E FU SUCCESSIVAMENTE INTRODOTTA NEL BACINO DEL MEDITERRANEO DAI CERAMISTI ISLAMICI, CHE AGGIRAVANO COSÌ IL DIVIETO RELIGIOSO DI USARE VASELLAME D’ORO O D’ARGENTO SULLA TAVOLA. RIVESTENDO LA CERAMICA DI UNA PATINA DORATA O RAMATA, LE CONFERIVANO L’ASPETTO DI UN METALLO PREZIOSO. 

La metallizzazione si ottiene applicando sul pezzo ceramico, già decorato e cotto, un sottile strato di un impasto di ossidi (di rame e di argento), mescolati ad argilla e diluiti in aceto. La ceramica subisce una terza cottura a temperature più basse, che permette al lustro di aderire, creando effetti cromatici iridescenti. Gubbio e Deruta furono le città che più di altre, già dalla fine del Quattrocento, diedero spessore e risalto a questa tecnica. Le maioliche derutesi sono caratterizzate da un lustro oro e rosso ramato e risentono dell’influenza della pittura locale di Perugino e Pinturicchio. Tra i più precoci manufatti a lustro di Deruta figura questo superbo esemplare di piatto ornamentale o da “pompa”, che presenta nella parte centrale un elegante profilo femminile, affiancato da un cartiglio che inneggia al Duca d’Urbino. La presenza dello stemma dei Montefeltro rimanda a una data anteriore al 1508, anno in cui a Guidobaldo succede il figlio adottivo Francesco Maria della Rovere. La tesa è arricchita dal tipico ornato derutese con denti di lupo inframezzati da infiorescenze. 

ENG.FEMININE PROFILE 

The technique of lustre was first discovered in Mesopotamia in the 9th and 10th centuries and was then introduced into the Mediterranean area by Muslim ceramicists, who in this way got around the religious ban on golden or silver tableware. By painting the pots with a metallic glaze, they made them look more precious. Lustre is a metallic glaze produced by copper and silver oxides, mixed with clay and vinegar, and applied to previously decorated and fired pieces. The pieces are then given a third firing at a lower temperature, in order for the lustre to adhere and to acquire an effect of iridescence. 

Gubbio and Deruta were the cities that, from the 15th century onwards, contributed the most to the success of this technique. 

Maiolica wares from Deruta are characterised by golden and copper lustre, and are influenced by the paintings of Perugino and Pinturicchio. Among the earliest lustre pieces from Deruta is this beautiful ornamental plate representing, in the centre of the picture, an elegant woman’s profile, with a cartouche containing words of praise for the Duke of Urbino. 

The presence of the coat of arms of the Montefeltro family suggests that it could pre-date 1508, the year in which Francesco Maria Della Rovere succeeded his adoptive father Guidobaldo. The rim is decorated with a zigzag pattern, typical of Deruta, and flowers.