JACOBELLO DEL FIORE

BEATA MICHELINA TRA I SANTI GIROLAMO, GIACOMO MAGGIORE, PIETRO, PAOLO, ANTONIO ABATE E NICOLA DI BARI

TIPICA DELLA PRODUZIONE VENEZIANA FINO AL QUATTROCENTO È LA FORMA DEL POLITTICO, OVVERO UN’OPERA DIPINTA O SCOLPITA COSTITUITA DA PIÙ PANNELLI INCORNICIATI. UN SIGNIFICATIVO ESEMPIO È OFFERTO DAL POLITTICO DELLA BEATA MICHELINA METELLI DI JACOBELLO DEL FIORE, PITTORE UFFICIALE DELLA REPUBBLICA VENEZIANA AGLI INIZI DEL XV SECOLO.

Nell’opera persiste la doratura degli sfondi di  derivazione bizantina, sui quali si stagliano figure bidimensionali, allungate e sinuose. Alle influenze dell’arte veneta si sommano quelle dei maestri del tardo gotico operanti nelle Marche: Gentile da Fabriano e Carlo Crivelli. Le sei tavole, dipinte con le figure dei santi, sono inserite in una ricca cornice: al centro emerge con forza plastica la scultura lignea policroma della beata Michelina Metelli, terziaria francescana venerata dai pesaresi fin dal 1356, anno della sua morte. Realizzato intorno al 1410, il polittico adornava l’altare della cappella della Beata Michelina nella chiesa pesarese di San Francesco. Si tratta di un’opera complessa in cui si combinano elementi pittorici e scultorei: l’inserimento di un’immagine a rilievo tra figure dipinte ebbe infatti particolare fortuna nella produzione veneziana. Il complesso era in origine assai più sontuoso. Resta infatti solo il registro inferiore a sette arcate con l’immagine della beata, mentre la predella e le altre sculture più piccole, che dovevano essere collocate sopra le colonnine, risultano oggi mancanti.

ENG.  BLESSED MICHELINA AMONG SAINTS JEROME, JAMES THE GREATER, PETER, PAUL, ANTHONY THE ABBOT AND NICHOLAS OF BARI

Polyptychs, that is sculpted or painted works made up of more than one framed panel, were typical of Venetian art until the 15th century.

A significant example is provided by the Polyptych of Blessed Michelina Metelli by Jacobello del Fiore, the official painter of the Republic of Venice at the beginning of the 15th century. The work still retains the golden backgrounds of Byzantine art, against which bidimensional, oblong and slim figures stand. The influence of Venetian art is wedded to that of the masters of late Gothic art in the Marche region, Gentile da Fabriano and Carlo Crivelli.

The six panels, depicting the saints, are surrounded by a rich framework. The centre of the polyptych is occupied by the coloured wooden sculpture of Blessed Michelina Metelli, a Franciscan tertiary worshipped by the inhabitants of Pesaro, and who died in 1356. Created around 1410, the polyptych

decorated the sepulchral chapel of Blessed Michelina Metelli in the church of San Francesco in Pesaro.

It is a complex work, combining elements of sculpture and of painting. The presence of a figure in relief among painted ones was particularly successful in Venetian art. The original work was much larger. Only the lower part with seven arches and the image of the Blessed remains, whereas the predella and the smaller sculpture, which had to be placed on the columns, are missing.