Venerdì 24 luglio si è inaugurato il nuovo Spazio Bianco della Fondazione Pescheria che sarà specificamente dedicato alla fotografia, a partire dalla mostra di Michele Alberto Sereni, ‘Il Duse. Cinema Divino’, curata da Marcello Smarrelli, visitabile fino al 16 agosto.
Un luogo in cui proporre percorsi artistici e fotografi diversi, con un’attenzione particolare alla produzione regionale. Non solo esposizioni; spazio bianco nasce per accogliere incontri e corsi e potrà diventare nel tempo un vero e proprio centro di documentazione. La sede è in via Zongo 45, negli ambienti finora meritoriamente occupati dalla galleria Ca’ Pesaro 2.0 e in preziosa coabitazione con Intercontact, agenzia di pubbliche relazioni con una presenza ormai radicata sul territorio.
Inoltre, la presenza dell’associazione Macula, che in questi anni ha fatto un grande lavoro di acquisizione di fondi fotografici molto importanti tra cui quello di Recanatesi, consentirà di ospitare queste pregiate raccolte su cui potranno essere avviati progetti di didattica.
Il lancio delle attività di ‘spazio bianco’ viene affidato a Michele Alberto Sereni (1958) – fotografo ‘storico’ di Pesaro che ne ha saputo documentare negli anni la vita artistica in tutte le sue stagioni con sguardo attento e appassionato – e al suo lavoro sul Cinema Duse, luogo davvero iconico della città, non più fruito ma ancora ben vivo nella memoria con il suo progetto magnifico che univa mirabilmente architettura e arte contemporanea.
Il Cinema Duse è un’architettura dalla lunga e affascinante vita: in origine secentesca chiesa di San Filippo, dal 1882 sede del Liceo Musicale Rossini e ancora dal 1926 teatro, inaugurato il 12 ottobre da Luigi Pirandello presente alla messa in scena del suo Sei personaggi in cerca d’autore; proprio da questa gloriosa fase l’intitolazione a Eleonora Duse. Nel 1952 l’architetto Nicola Amoroso prende in mano il progetto che porterà al cinema e al suo arredo unico; vale la pena ricordare il lampadario bicolore di Lucio Fontana e il pannello scultoreo di Giò Pomodoro. L’energia potente del luogo colpisce profondamente Sereni che nel 1990 invitato a partecipare alla mitica mostra ‘Cronovideografie: Pesaro tra provincia e mondo, 1945-1980’, realizza degli scatti in bianco e nero all’interno del cinema in disuso. Quegli scatti – che danno forma ad un ambiente davvero speciale che evoca arte e socialità – oggi tornano visibili allo ‘spazio bianco’. Accanto a loro, unica presenza umana, il nudo femminile del 2018 – La Divina – in onore di una donna che ha dato il suo nome ad un cinema simbolo di un fervore artistico e culturale unico per la città.
La mostra è accompagnata da un catalogo con testo di Milena Becci, curatrice e storica dell’arte.
24 luglio – 16 agosto 2020
Spazio Bianco, via Zongo 45
Il Duse. Cinema Divino – Michele Alberto Sereni a cura di Marcello Smarrelli
Lunedì-giovedì h 9-13, venerdì, sabato e domenica h 17-21
Ingresso libero